Nastasia Fiorentino

Scrittrice e Lettrice Professionale

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Recensione libro L’insostenibile leggerezza dell’essere

 Autore: Milan Kundera  Category: Narrativa  Publisher: Adelphi  : Maggio 29, 1989  Amazon
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SINOSSI

Racconta la storia di quattro personaggi e i loro dubbi esistenziali sulla vita di coppia. Tomas è un affermato chirurgo cecoslovacco che vive a Praga negli anni Sessanta con Teresa, una fotografa di cui è innamorato ma che tradisce con altre donne perché è incapace di resistere alla tentazione. Sabina è una delle sue amanti ed uno spirito libero che ha anche una relazione con Franz, un uomo sposato con una figlia, che cerca rifugio in un nuovo rapporto sentimentale per fuggire dalla sua vita di obblighi che non lo rende più felice.

RECENSIONE

La storia è ambientata in un contesto sociale e politico che rende più interessante la trama, perché ricorda il libro 1984 di George Orwell in cui la società è controllata dalla polizia politica che interviene in ogni situazione considerata sospetta di eterodossia, che va contro l’ideologia dominante. Nel caso specifico di questo romanzo, il comunismo controlla il Paese e soprattutto gli artisti e gli intellettuali che possono influenzare “negativamente” l’opinione pubblica. Inoltre l’autore parla di filosofia, teologia, musica ed altri temi sociali che, dal mio punto di vista, sono la parte più stimolante della lettura.

TECNICA LETTERARIA

Il narratore è l’autore del libro che interviene ogni tanto nella storia per dare qualche spiegazione sui personaggi. Una presenza che per certi versi risulta scomoda perché interrompe la magia della narrazione ricordando spesso al lettore che si tratta di una finzione, ma che forse è l’effetto che l’autore stesso desiderava ottenere. I personaggi sono ben costruiti da un punto di vista psicologico, ma le scarse informazioni sul loro aspetto fisico non permettono di visualizzarli mentalmente durante la lettura.
Il modo in cui l’autore presenta i fatti è attraverso il discorso indiretto, in cui i dialoghi sono limitati ed il narratore riassume i pensieri dei personaggi e non si sofferma molto sulle descrizioni dei luoghi in cui si svolgono le azioni. Per quanto riguarda il tempo, alcuni salti tra passato e futuro creano certa confusione e quando si fa ritorno al presente, uno non sa esattamente dove si trova. Infine sullo spazio narrativo, il narratore non sempre separa in modo chiaro i sogni e i pensieri suoi e dei personaggi, dalla trama, e questa tecnica fa sorgere alcuni dubbi su ciò che realmente sta succedendo nella storia.

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