SINOSSI

Sul finire della Seconda Guerra Mondiale, Milos, un giovane di 22 anni che lavora come ferroviere in una piccola stazione, in un luogo sperduto della Cecoslovacchia, dove passano treni militari che trasportano provviste e munizioni al fronte di guerra per i soldati tedeschi, aspetta con ansia il suo prossimo incontro con la fidanzata Masa.
La prima volta che sono stati insieme, Milos ha scoperto di soffrire di eiaculazione precoce e mentre i treni “strettamente sorvegliati” attraversano la stazione, e i suoi colleghi sono coinvolti in strani scandali sessuali, lui decide di mettere alla prova la sua virilità, prima con l’anziana moglie del capostazione e poi con una giovane partigiana che gli consegna una bomba per far saltare uno dei treni speciali. Alla fine Milos diventerà l’uomo che tanto desiderava essere.

RECENSIONE

All’inizio la trama sembra un poco confusa, risulta quasi difficile capire dalle prime pagine cosa stia cercando di fare il protagonista, ma poi, man mano che avanza la storia, la nebbia si dirada, e tutto diventa più chiaro ed interessante.

TECNICA LETTERARIA

È una storia scritta in prima persona che riesce a stimolare la curiosità con il suo registro informale a volte molto divertente. Ciascun personaggio spicca per una qualche caratteristica ben definita ed è coerente con la narrazione. Ma ciò che più emerge sono le descrizioni che riescono a far comprendere al lettore le inquietudini interiori del protagonista. Il suo modo indifferente di vedere il mondo che lo circonda, come se non fosse realmente cosciente di ciò che sta accadendo intorno a lui, riflette un comportamento molto tipico tra i giovani della sua età e questo fa sì che in un qualche momento il lettore senta una certa simpatia nei suoi confronti.
Inoltre bisogna notare che l’autore all’inizio si intrattiene nel raccontare fatti che apparentemente non apportano nulla alla storia, ma poi tutto ha senso e la narrazione acquista maggiore forza per finire in un modo inatteso.