Tom Ripley, un truffatore di New York, si reca in un paesino di Napoli per convincere Dickie, un suo conoscente e figlio di un ricco industriale, a fare ritorno a casa per occuparsi del negozio famigliare. In Italia, Tom e Dickie trascorrono molto tempo insieme e Marge, un’amica di Dickie, sente antipatia e gelosia nei confronti di Tom, e discute spesso con Dickie. Nonostante ciò, Dickie va in vacanza con Tom a Sanremo ma a quel punto la loro amicizia sembra che stia per finire. Tom uccide Dickie e decide di assumere la sua identità per non farsi scoprire. Un altro omicidio però complica la vita di Tom, e mette alla polizia sulle tracce di Dickie…
Un thriller interessante ma poco avvincente. Tom, il personaggio principale, rallenta spesso la narrazione con i suoi lunghi pensieri, e la storia si sviluppa quasi senza intoppi per il protagonista. È il primo di una serie di cinque libri in cui appare Tom Ripley e, più che un romanzo, mi è sembrato una introduzione sul peculiare carattere del protagonista. Ad ogni modo, la scrittrice narra molto bene la storia, e la lettura scorre facilmente.
Il narratore è in terza persona con accesso diretto ai pensieri di Tom Ripley. Le descrizioni di luoghi e personaggi sono chiare e precise. I dialoghi sono scorrevoli ed il tema è ben trattato, si nasconde nella trama ed emerge dopo alcune profonde riflessioni. Infine, l’aspetto più rilevante della struttura è la creazione del protagonista, che la scrittrice ha approfondito soprattutto dal punto di vista psicologico.